XXIX domenica del Tempo Ordinario – 18 ottobre 2020

Dal Vangelo secondo Matteo 22, 15-21

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

LA PAROLA PROPOSTA DAI NOSTRI SACERDOTI

“PERCHÉ VOLETE METTERMI ALLA PROVA?”

“Pensieri pensieri pensieri…e mai silenzio/ la macchina del niente non si ferma ma si ascolta nel proprio vuoto…/è come un osso su cui passa la formica/ e resta osso d’osso sordo al proprio sangue…/ e come chiama dentro il tuo bel vento! / E come in sonno la vita scivola via/ Siamo ubriachi del nostro pensare e tormentati/ e quel che era luce si fa disgrazia”

Poesia di Franco Loi

In questa poesia Franco Loi ci mette in guardia dai tanti pensieri che sono frutto del niente e del vuoto e che riempiono la nostra testa. Tutti questi pensieri non nascono dal silenzio e rischiano di offuscare anche ciò che è luce.

Nel vangelo di questa settimana sono diverse le persone che si rivolgono a Gesù. Dalle espressioni utilizzate si intuisce che riconoscono di essere davanti ad un uomo vero, a un uomo che dice sempre quello che pensa e che non ha soggezione di nessuno. Eppure sono lì proprio per cogliere in fallo Gesù, per metterlo in difficoltà e avere di che accusarlo.

Gesù, uomo vero, smaschera immediatamente le loro vere intenzioni e li rimprovera: “Ipocriti, perché volete mettermi alla prova?”

Quanti pensieri, quanti preconcetti, quanti giudizi e pregiudizi non ci fanno vedere la realtà delle cose e la vera essenza delle persone.

Gesù uomo del silenzio non fa domande per mettere alla prova, ma fa domande per andare più in profondità, non parla per difendere le proprie idee, i propri interessi, ma per rivelare la Verità, non si ferma alle apparenze o ai giudizi sulle persone, ma guarda al cuore di ogni uomo.