II DOMENICA T.O.  – 19 gennaio 2020

Dal Vangelo secondo Giovanni 1, 29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”.              E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

LA PAROLA DA VIVERE proposta dai nostri sacerdoti

“E IO HO VISTO E HO TESTIMONIATO”

Nel Vangelo di oggi Giovanni, che indica Gesù come l’agnello di Dio, per ben due volte ci tiene a precisare che lui non conosceva Gesù. Solo dopo aver visto quello che Dio gli aveva preannunciato (Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito), il Battista diventa testimone.

L’esperienza di Giovanni ci insegna alcuni elementi fondamentali dell’esperienza di fede di ogni persona.

Per conoscere Gesù si deve incontrarlo personalmente, si deve fare esperienza di Lui e l’incontro può avvenire solo se c’è una fiducia preventiva.

Giovanni si fida delle parole di chi lo ha inviato e quando vede accadere quello che gli era stato preannunciato, crede e da testimonianza.

Possiamo fare nostra questa preghiera di Flannery O’Connor, una scrittrice americana cattolica morta molto giovane nel 1964 per una grave malattia neurologica allora incurabile.

” Caro Signore, per favore fa che io Ti voglia. Sarebbe la più grande beatitudine. Non solo desiderarTi quando Ti penso, ma volerTi sempre, pensarTi sempre, avere il desiderio di Te che mi guida… Un desiderio c’è, ma è astratto e freddo… Oh Signore ti prego di rendere vivo questo desiderio di vita, vivo nella vita, vivo nella sofferenza che probabilmente dovrà vivere…. Signore sostienimi”.

“Diario di preghiera” – 23 settembre 1947

Il Signore ci aiuti ad avere fiducia, ad avere sempre il desiderio di Lui, per poterlo incontrare realmente.