II DOPO NATALE – 5 GENNAIO 2020

Gv 1, 1-18
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto…….

 

LA PAROLA DA VIVERE proposta dai nostri sacerdoti

“LA LUCE VERA”

“L’irrompere del cielo entro la chiusa stanza, per la breve fessura d’uno scuro; un lampo, quasi una speranza inaudita, come grazia stupita di sé stessa, che incedeva a tentoni e pur spedita, lampo come d’ un’ascia – e che spaccava il buio eterno dell’anima incredula, la vecchia anima sorda ed impaurita, la buttava bambina a interrogarsi”.

poesia di Carlo Betocchi

Giovanni, nel suo prologo, parla di Gesù definendolo: “luce vera”; è la luce che illumina ogni uomo, è la luce che splende nelle tenebre e che le tenebre non possono sconfiggere.

La stessa immagine la troviamo in questi versi di C. Betocchi che descrive l’irrompere del cielo come un lampo di luce.

Questa luce porta una speranza nuova, dissipa il buio e rende l’anima bambina, piena di vita.

Gesù che nasce apre a una speranza nuova, ora la salvezza è possibile.

Gesù che nasce dissipa le tenebre, ora il peccato si può vincere.

Gesù che nasce porta una vita nuova, ora ogni realtà può essere rinnovata.