V DOM. T.O. – B – 4 FEBBRAIO 2018 «TUTTI TI CERCANO!» (MC 1,37B)
Continua l’attività di Gesù a Cafarnao e noi possiamo notare come la sua giornata non sia dedicata esclusivamente all’insegnamento ma comprenda almeno due altre grandi attività.Nel ritmo incalzante della narrazione di Marco, uscito dalla sinagoga ed entrato nella casa di Pietro, Gesù incontra il caso della sua suocera, costretta a stare a letto per la febbre, e con grande disinvoltura la libera dalla malattia. Ma la presenza terapeutica del Cristo non si rivela soltanto nel ridonare la salute al fisico piagato. Nella folla di bisognosi che vengono portati a lui quella sera si trovano mischiati ammalati e indemoniati e tutti loro ricevono la grazia, perché la guarigione di Gesù investe anche l’anima dell’uomo come azione che elimina ogni tipo di male, è dono di libertà.E la terza attività che occupa il tempo di Gesù è la più sorprendente, almeno per «Simone e quelli che erano con lui». Quando tutti lo stanno cercando, quando il senso del dovere dovrebbe spingerlo a continuare ad insegnare e liberare quelli che lo cercano, Gesù si ritira in un luogo solitario e prega.Il Messia fin dall’inizio del suo ministero non risponde alla logica umana. Ci insegna che non basta fare per fare il bene, che l’attivismo non serve. Senza uno spazio scelto e riservato per il rapporto personale con il Padre, nella preghiera e nel raccoglimento, le nostre opere saranno forse utili agli altri e gratificanti per noi, ma estranee alla missione di edificare quel solo Regno nel quale l’uomo potrà trovare l’eterna felicità.