Dal Vangelo secondo Matteo Mt 4, 12-23
“Vi farò pescatori di uomini”
Il brano di Vangelo di questa domenica ci introduce nel ministero pubblico di Gesù e lo fa scandendo alcuni passaggi che lo collocano al centro di un percorso di salvezza.
Il richiamo al profeta Isaia torna a focalizzare l’attenzione sulla grande luce che è sorta e che è segno della forza di Dio che si rivela nel Cristo. Da qui, dal fatto che il regno dei cieli si è fatto vicino in Gesù, scaturisce l’appello alla conversione, per seguirlo, per divenirne discepoli, pescatori di uomini.
La scena è insolita: Gesù passa per le rive del lago e chiama a sé alcuni pescatori intenti al loro lavoro, per condurli a un cambiamento, a diventare “pescatori di uomini”. Si ribalta l’ordine comune in quel tempo e che anche noi ci saremmo aspettati, secondo cui i discepoli sceglievano il loro maestro e non viceversa.
È anzitutto Gesù il “pescatore” di uomini che chiama e porta altri a diventarlo a loro volta: non è l’abilità, il talento o una particolare predisposizione di Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni a renderli tali, ma è la forza di Dio che incontra la loro risposta libera a farli diventare discepoli che “pescano” altri uomini nella rete del regno e della salvezza.
Il cammino dei primi discepoli diventa esemplare per ciascuno di noi, per la Chiesa intera.