“L’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente”
L’acqua è vita, senz’acqua c’è solo morte, deserto. Gli Ebrei si ribellano a Mosè per averli condotti in un luogo arido dove poi Dio stesso li disseterà con l’acqua dalla roccia. Anche oggi per tanti popoli l’acqua sta diventando questione di vita o di morte. La Samaritana che rappresenta il suo popolo e tutti noi, non può vivere in pienezza senza quell’acqua viva, che quel Giudeo che si dichiara Messia, le offre. Gesù, in un dialogo da manuale, mostra la sua sete che è desiderio di salvezza per quella donna e per i samaritani di ieri e di oggi. Egli viene ancora ad offrirci quest’acqua che diventa una sorgente interiore con cui lo Spirito di Dio vuole saziare la nostra sete di verità circa la nostra vita ( per conoscerci dobbiamo andare da Lui che vede tutti i guazzabugli del nostro cuore, ammetterli e lasciarci guarire, proprio come è avvenuto a quel pozzo), il vero rapporto con Dio (che vuol essere adorato in spirito e verità cioè in modo filiale, superando un culto solo di facciata), la nostra missione (ogni battezzato, purificato dal suo male interiore e saziato da quella sorgente spirituale è mandato ad annunciare a tutti la gioia della sua scoperta e del dono ricevuto) .(n. 120 della Evangelii gaudium).