“ Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”
“ Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” questo ci ha detto il prologo di S. Giovanni domenica scorsa; oggi il Padre manifesta Gesù di Nazaret quale Figlio suo prediletto e amato. Il Figlio generato dall’eternità e partecipe della divina ed eterna felicità decide di realizzare il progetto del Padre: salvare l’umanità perduta e per questo “si è svuotato” per venire tra noi. Con il battesimo che riceve da Giovanni Gesù mostra di essere venuto per caricarsi dei nostri peccati: incarnandosi si era unito profondamente ad ogni creatura umana, ora questa solidarietà si fa sempre più concreta fino a farsi uno con il peccato dell’umanità che lo porterà alla morte di croce. Tale abbassamento ha lo scopo di raggiungere ogni uomo anche il più “lontano” per riportarlo (unito a sé) verso la dignità di figlio di Dio. Nel battesimo di Gesù inizia dunque il percorso verso la nostra riabilitazione a figli nel Figlio. Incomincia il nostro ritorno verso la casa del Padre che è la Santa Trinità manifestatasi per la prima volta proprio in questo evento. Il nostro Battesimo è un dono immenso (non un diritto) di cui ringraziare sempre vivendolo con il massimo impegno nel costruire sempre più e meglio il rapporto filiale con il Padre e fraterno tra noi … affinché Dio possa compiacersi anche di noi “ Questi è il Figlio mio,l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”