“Va’ e d’ora in poi non peccare più”
“Va’ e d’ora in poi non peccare più”. Queste sono le parole di Gesù che concludono l’episodio evangelico di oggi. Una donna sorpresa in adulterio rischia la lapidazione. L’incontro con Gesù dona futuro a chi non ha più speranza di futuro. Da una sentenza di morte si passa ad una liberazione perché fiorisca una vita nuova. In modo suggestivo, S. Agostino scrive che, alla fine della storia, “restano in due: la misera e la misericordia”. La donna, nella sua debolezza, incontra la Misericordia fatta carne, Gesù. A ciascuno di noi, oggi, nella nostra quaresima, è offerta l’infinita misericordia di Dio.
“Chi di voi è senza peccato…”. C’è un peccato risaputo – quello della donna – e ci sono i peccati nascosti – quelli di coloro che vogliono condannarla. Nessuno è senza peccato. La vera salvezza sta nel riconoscere il nostro peccato nascosto per giungere al pentimento. Ancora S. Agostino: “rimasero colei che era ferita e il medico”. Se abbiamo il coraggio di dire e di consegnare i nostri peccati a Cristo, Lui, il medico divino, ci guarirà. Così prega la liturgia orientale in questo tempo: “concedimi di vedere i miei peccati e di non giudicare il fratello”.