“Tu sei il Figlio mio, l’amato” (Lc 3,22)
Ogni anno, la domenica dopo l’Epifania la Chiesa ci invita a contemplare il battesimo di Gesù attraverso il racconto di ogni evangelista. Questa è la volta di Luca.
• “Mentre tutto il popolo veniva battezzato”. Luca mostra Gesù accanto al suo popolo, disposto a condividere con esso questo momento di rinnovamento. Gesù si inserisce in pienezza nella vita umana in tutte le sue dimensioni. Una scelta di condivisione – la sua – che caratterizzerà tutta la sua missione. In questo momento Gesù si immerge nella vita del suo popolo; sulla croce si immergerà perfino nella morte, comune eredità di ogni membro del suo popolo.
• “Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera”. Luca lega in maniera forte, battesimo e preghiera. È forse la nota più caratteristica e Luca non si limiterà a questo primo momento: le soste dedicate al silenzio dell’orazione saranno dislocate in punti di svolta della vita di Gesù che richiedono decisioni importanti. La preghiera è esperienza di comunione con Dio, il Padre ed è soprattutto occasione per conoscere l’amore di Dio: “Tu sei il mio Figlio, l’amato”. Mentre si ascolta una Parola che viene dall’alto, ci si comprende come figli, oggetto della cura di Dio. Ed è nella preghiera che si riconosce la propria vocazione e missione.
In questo giorno, chiediamo di saper pregare con perseveranza per assaporare la nostra qualità di figli amati.