Se il chicco di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Il testo di Giovanni mette in collegamento la morte con la fecondità. La morte è letta come valore. Chiaramente qui la morte è identificata con il dono totale di sé. Il racconto è collocato nel conteso pasquale. L’immagine del chicco di frumento molto semplice anticipa in una logica quasi scontata il senso della morte di Gesù. Io quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me. La morte di Gesù non è soltanto il momento redentivo che sta al centro della sua vita ma è anche il suo insegnamento fondamentale che egli vuole trasmettere ai discepoli. L’infinito amore della Trinità nell’esperienza umana di Gesù viene tradotto nella morte in croce perché nessuno ama più di colui che dà la vita. A questa scuola il discepolo impara che la fecondità della propria esperienza religiosa dipende dalla radicalità dell’amore investito. Ormai alle porte della settimana della passione siamo tutti invitati a fare nostra questa logica
Se il chicco di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.