Questi è il Figlio mio, l’amato, ascoltatelo.
La parola che abbiamo scelto questa settimana da vivere è un’espressione tipicamente religiosa perché nella prima parte fa un’affermazione teologica forte e nella seconda dice la conseguenza che ne deriva per l’uomo sul piano morale. Gesù è proclamato Figlio del Padre. Il legame tra Padre e Figlio, che la teologia chiama “trinitario”, dice la divinità di Gesù. In questa direzione il testo utilizza il termine più carismatico di “amato” che un’altra volta nel contesto trinitario dice che Gesù è Dio. La conseguenza per l’uomo non può essere che una: ascoltatelo. Da sempre ci pare di ascoltare Gesù. I risultai nella nostra vita spirituale ci dicono però che come l’abbiamo ascoltato fino adesso è del tutto insufficiente. La quaresima è tempo di cambiamenti radicali. Se Gesù è Dio il nostro modo di ascoltarlo deve essere un’esperienza completamente diversa, in grado di indurre nella nostra vita un cambiamento radicale che nel linguaggio della Chiesa si chiama santità. Questi è il Figlio mio, l’amato, ascoltatelo