Ma poi si pentì e vi andò
La parabola di oggi racconta due situazioni diametralmente opposte. Nella prima il rifiuto del figlio a fare la volontà del Padre andando a lavorare nella vigna diventa prima pentimento e poi scelta positiva. Ma poi si pentì e vi andò. Nella seconda il buon proposito espresso a parole dall’altro figlio degenera più tardi in un rifiuto di fatto. Il peccato va combattuto con tutte le nostre forze e con la Grazia perché noi crediamo che sia il Male. Quando però il male è stato commesso c’è un modo cristiano fondamentale per gestire un peccato che ormai ci appartiene. Bisogna che il senso di colpa non diventi scoraggiamento e radice di altri peccati ma decisione forte di un cambiamento radicale. La parabola fa intravvedere che un peccatore che gestisce “da discepolo” il proprio peccato fa più cammino sulla via della santità di chi si ritiene a posto ma rimane nella propria mediocrità: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio. Tutti siamo un po’ sbagliati. E’ importante gestire il nostro peccato da discepoli per farlo diventare occasione di santità. E’ un esperienza che nella storia della Chiesa ha scritto alcune tra le pagine più belle. Ma poi si pentì e vi andò