«Alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure». Mc 7,1-13. Incontro gente che vive la vita con un’ansia impressionante. Tutto deve seguire un determinato protocollo altrimenti è un disastro. In una società come la nostra dove sembra vigere il “liberi tutti” mi trovo a registrare tutta una serie di divieti non scritti da far accapponare la pelle. Non si può andare a scuola se non si ha un determinato zainetto griffato… non ci si può presentare ad una festa di amici senza avere un cellulare con determinati criteri… non si può dichiarare apertamente il proprio pensiero se non è politicamente corretto… Si ha una paura del giudizio, di essere tagliati fuori, di essere additati, che non ci immaginiamo. Una cosa del genere è rappresentata nel Vangelo di oggi: i farisei – che erano l’intellighenzia del tempo – avevano stabilito regole ben precise per ogni comportamento: chi le contravveniva veniva puntualmente redarguito! I discepoli di Gesù, probabilmente, avevano imparato a soprassedere a determinate norme troppo restrittive: nel caso dell’episodio raccontato avevano mangiato senza lavarsi le mani… Verissimo: anche solo per questioni igieniche è meglio lavarsele… Ma da qui a farne una questione di fede ce ne passa! Quante cose anche oggi sono ritenute indiscutibili pur essendo semplici corollari… Buona giornata