“Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme”. A Natale, si sa, si è tutti più buoni. È un ritornello che sentiamo spesso in questi giorni. Devo dire, abbastanza fastidioso… Quasi che nel resto dell’anno sia ammesso non esserlo! E poi: essere più buoni che significa? Gesù dirà che uno solo è buono, il Padre che è nei cieli! Significa, allora, che essere buoni è una grande illusione, meglio non far finta di esserlo… Mi sembra un bel suggerimento quello che ci viene dal Profeta Isaia: farsi testimoni e araldi di un’Altro che sta per arrivare e che effettivamente si rivelerà come il Buono! In questo Natale sempre più consumistico credo sia quanto mai opportuno ridire ad alta voce quale sia il vero e originale punto di partenza: la Bontà – questa illustre sconosciuta al genere umano – si è fatta volto! Non è la bontà moralistica che siamo abituati a inseguire ma l’amore radicale, disposto a donarsi totalmente, senza se e senza ma! Si possono fare atti buoni senza essere per nulla buoni… occorre lavorare sul cuore più che sui singoli atti!  Partiamo dall’accoglienza del volto autentico della bontà… Buona giornata