«Io so che il mio redentore è vivo». Queste parole di Giobbe è bene che le facciamo nostre: sono il senso profondo della commemorazione dei defunti che oggi celebriamo. I nostri morti, la nostra stessa condizione mortale, non possono contare su una qualche capacità propria di sussistenza ma sul fatto che Gesù è vivo! Noi non celebriamo la morte e nemmeno l’immortalità ma la potenza salvatrice di Cristo! Noi dipendiamo totalmente da Cristo: “sia che viviamo, sia che moriamo, noi siamo di Cristo” ci ricorda molto bene san Paolo. Mi capita spesso di sentire persone che mi dicono di pregare i loro morti e di parlare con loro: tutto questo è buono e giusto ma solo se riconosciamo che Gesù è vivo! Altrimenti è semplice illusione… è un voler censurare la ragionevolezza delle cose e spegnere il cervello sulla schiacciante evidenza della fine di tutto! La commemorazione dei defunti non è un mesto e triste ricordo di chi non c’è più… un dolore reiterato quasi fosse il dovuto tributo di riconoscenza a chi ci ha amato e ci ha reso la vita felice… La commemorazione dei defunti è la luce pasquale che irradia l’umanità e la fa brillare della stessa luce di Cristo in forza della sua volontà di partecipare di sè ogni uomo e ogni donna creati ad immagine di Dio! Tutto vive in Lui! Buona giornata