«Siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti». Generalmente si cita questo versetto in maniera tronca: voi mogli siate sottomesse ai mariti… Non è così! La sottomissione è un atteggiamento che ogni battezzato deve avere nei confronti dell’altro. E quando si parla di sottomissione non si parla di fare da “pezza di piedi” ma di mettersi al servizio, di amare, di avere più a cuore l’altro rispetto a sè! Il marito deve essere sottomesso alla moglie tanto quanto la moglie al marito: san Paolo direbbe di gareggiare nell’amarsi a vicenda! La vera competizione non tra chi è più amato di più ma tra chi ama di più… proprio come Cristo! Tant’è che al marito è chiesto di amare la moglie come Cristo ha amato la Chiesa fino a dare tutto se stesso per lei… Mi fa rattristare non poco tutto il dibattito che c’è volto a specificare sempre più la differenza che c’è tra il maschile e il femminile: l’esaltare l’uno contro l’altro, l’uno sull’altro, è una aberrazione insopportabile! Il maschile e il femminile sono totalmente diversi ma hanno bisogno l’uno dell’altro! Il maschile senza il femminile e viceversa sono illeggibili… l’uno spiega l’altro! L’esaltazione di una parte non è certamente una prospettiva evangelica! Da cristiani abbiamo qualcosa da dire… Buona giornata