Il ritornello ricorrente quando muore qualcuno è “Era una persona buona!”. La bontà è la cifra che colloca le persone nell’alveo della giustificazione e livella tutto in un’ottica di accettabilità. Magari, nella vita, ne ha combinate di tutti i colori e di lei si è detto peste e corna, ma alla fine, tutti si è congedati con un bel “buono” in condotta.
Oggi Gesù sembra buttare una mina dentro questo nostro pensiero: non c’è nessuno di buono, se non Dio solo! Pertanto, tutte le nostre parole sono una solenne bugia! Realisticamente occorre riconoscere che non c’è uomo o donna che possa essere qualificato come buono… siamo tutti cattivi!
Tant’è che se noi intervistiamo più persone su qualcuno avremo parametri di giudizio molto differenti. Il fatto è che il giudizio circa la bontà si basa sempre su criteri di esperienza personale: una persona è buona se ci è piaciuta ed è cattiva se ci ha infastidito in qualche maniera…
Molto meglio che impariamo a dirci con molta onestà che siamo tutti dei poveri peccatori… che in alcune situazioni riusciamo a fare cose buone ma in tante altre ne combiniamo di cotte e di crude! Per fortuna c’è Colui che, veramente, è buono e il suo giudizio è misericordia! Lui solo è BUONO