«Eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede». È sempre affascinante il discorso che San Paolo fa contrapponendo legge e fede. Non è un contrapposizione negativa ma è una relazione in vista di un passo avanti. Un po’ come quando Giovanni Battista dice di Gesù: “Lui deve crescere e io diminuire”. È proprio così: la legge ha un suo ruolo, per certi versi, è pure necessaria, ma via via deve andare verso una sua marginalizzazione. San Paolo, infatti, parla della legge come un pedagogo, cioè come un sostegno nella crescita dalla fanciullezza all’età adulta. Vivere sotto la legge è da schiavi, da immaturi: è la fede, la fiducia, la relazione intima con Dio, a sostenere e spingere la nostra volontà al bene! Siamo dei bambini se basiamo tutto su ciò che la legge permette o non permette: chi ha scoperto il bene, non è più imbrigliato nei legacci della legge ma va oltre e punta ad obiettivi di ben più largo respiro! La legge limita i danni, la fede punta al meglio. La legge è l’anima del dovere, la fede dell’amore. Attenzione: per arrivare all’amore, realisticamente, è bene, inizialmente, percorrere la via della legge! Ai bambini se non si danno regole si perdono… poi, però, occorre andare necessariamente oltre! Buona giornata