«Vi mando come agnelli in mezzo a lupi». Nel nostro immaginario è facile pensare che nel momento in cui Gesù pronunciava queste parole, gli apostoli Pietro, Giacomo, Giovanni e amici fossero lì tutti schierati, in devoto ascolto, tutti compunti e schivi… veri e propri agnellini timidi e impauriti! Ma per l’amor di Dio! Abbiamo in mente che razza di uomini fossero i Dodici: Pietro era tutt’altro che un mite e un pacifico… sappiamo come al Getzemani non ha impiegato molto a tirar fuori una spada e tagliare l’orecchio ad un soldato! Giacomo e Giovanni, se potevano, litigare con qualcuno bastava un semplice pretesto… dovevano essere sempre i migliori loro, i più grandi! E Giuda? Giuda era uno zelota, un rivoluzionario, pronto alla lotta armata non appena fosse stato richiesto dal Maestro. Uomini vigorosi, energici, sanguigni, non certo avvezzi alle buone maniere… pescatori abituati alla dura legge del mare e della vita esigente di allora! Di sicuro, Gesù li conosceva bene, sapeva che se non gli avesse fatto delle raccomandazioni sarebbero partiti a spron battuto mettendo in piedi un terremoto che manco ci immaginiamo… Gesù chiede loro di essere agnelli! Sarebbero dei lupi ferocissimi, capaci di mordere e di vincere… ma devono rivestirsi della stessa pelle del Maestro, Lui, l’Agnello che porta su di sè il peccato del mondo! Che conversione… Buona giornata