«Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: “Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”». Interessantissimo questo modo di ragionare di Gesù: ha un consenso popolare amplissimo, sembra non ci siano opposizioni di sorta, tutta va a gonfie vele, eppure non perde l’occasione per ribadire il suo destino inglorioso. Non si crogiola nella fama e nel successo ma realisticamente considera l’aleatorietà dei sentimenti della massa. Quanto prezioso questo insegnamento di Gesù: come è facile nel momento del successo inorgoglirsi e pensarsi inossidabili! La precarietà è il vero destino di ogni uomo… Gesù, che non insegue alcuna affermazione di sè ma solo la gloria di Dio, non calca la strada del successo, non gli importa, sa benissimo che tutto è effimero! Sa che ciò che rimane sarà soltanto quanto realizzato dal Padre! Siamo capaci anche noi di pensare così? Abbiamo contezza che prima o poi faremo i conti con la nostra finitezza? Su che cosa basiamo il nostro darci da fare? Poniamo davanti a noi il nostro io o Dio? Su queste decisioni ci giochiamo il senso della vita! Altrimenti ci piomberà addosso un destino che giudicheremo cieco eppure assolutamente preannunciato… Gesù era pronto! Buona giornata