«Esprimendo cose spirituali in termini spirituali». A volte mi viene la tentazione di raccontare le cose di Dio con un un il linguaggio ordinario, nel tentativo di renderl0 accessibile ad un numero sempre più consistente di persone, ma mi rendo conto che è una operazione impossibile! Di Dio si può parlare solo con categorie appropriate, è necessario un linguaggio a sè… È il linguaggio dell’amore, della libertà, della relazione, dove tutto è chiaro solo dentro una vera appartenenza! Di Dio si può dire qualcosa solo entrandovi dentro. Occorre accettare lo scacco della incomunicabilità… quando abbiamo cercato di tradurre la fede in un linguaggio filosofico abbiamo combinato dei guai incredibili! Guai scandalizzarsi se il mondo non capisce: è giusto così! È proprio il bello della scelta di Dio: nessuno è costretto a credere per evidenze: solo la relazione dipana i dubbi e fa gustare la bellezza dell’appartenersi! Attenzione a considerare il linguaggio spirituale come un linguaggio astratto: tutt’altro! Il linguaggio spirituale è un linguaggio genuino e autentico! È quello che ci rivela realmente per quello che siamo: uomini chiamati ad attraversare l’umanità per entrare pienamente in Dio! Lo Spirito è la memoria del nostro battesimo e della nostra appartenenza a a Dio! Dialoghiamo con lui… Buona giornata