«Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali mandò a decapitare Giovanni nella prigione». Nel leggere il Vangelo è evidente come l’uomo si trovi a commettere del male benchè nel cuore abbia tutt’altro orientamento: Pilato non voleva condannare Gesù ma per la pressione della folla cedette e ordinò la flagellazione… Erode non voleva decapitare Giovanni Battista ma la promessa fatta alla figlia Erodiade lo costrinse a procedere… Giuda non voleva tradire Gesù ma il patto stipulato con il Sinedrio per la sua consegna lo spinse a condurre i soldati di Caifa al giardino degli Ulivi… San Paolo descriverà molto bene questa condizione malata del cuore umano: “c’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. È impressionante questa ferita che portiamo dentro: è facilissimo riconoscerla. Pensiamo a quando esprimiamo un giudizio su un amico, a quando abbiamo scatti d’ira con un famigliare, quando contravveniamo al codice stradale… Noi proviamo a darci tutte le giustificazioni di questo mondo ma, alla radice, c’è solo da riconoscere che nel nostro cuore si nasconde il male! E il male non lo possiamo vincere noi… solo la Grazia può salvarci! Buona giornata