«Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme». I profeti d’Israele fecero di tutto per mettere in guardia il popolo dalla deriva idolatrica in cui era incorso ma non ottennero ascolto! Quante volte capita che un papà o una mamma avvisino il figlio che se non studia viene bocciato e il figlio, imperterrito, non ascolta! Solo quando avviene l’irreparabile prende coscienza, ma è ormai tardi… Israele che aveva trovato la sua gloria e il suo benessere seguendo il Signore e obbedendo ai suoi comandi, si era illuso di poter vivere senza di Lui, rincorrendo gli idoli del tempo: via via ha perso il suo splendore ed è stata deportato in esilio come schiavo. È in sostanza la parabola del figliol prodigo… Corsi e ricorsi! Non viviamo anche noi in Occidente quello che è chiamata la grande “apostasia”? Il cristianesimo ha fornito le radici per una convivenza rispettosa e solidale, edificando una comunità libera e aperta… ora si vive nella libertà e nell’apertura generati dal Vangelo ma strappandone le radici! Diversi profeti ci richiamano ad un ritorno affinchè non avvenga la distruzione di tutto… vogliamo ascoltare? Buona giornata