«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento». Alle nuove generazioni sembra che il rinnovamento passi sempre per l’abolizione del vecchio: è l’ideologia del cosiddetto progressismo, se si cambia, si migliora… Non è difficile riconoscere che tale pensiero è lontano da un giudizio soppesato della realtà: c’è bisogno di cambiamento, ci mancherebbe, ma non tutto va scartato di ciò che la storia ha insegnato! Gesù godeva di grande influenza sulle folle che lo seguivano. Era certamente un maestro innovativo rispetto a quelli che insegnavano in quel tempo. Molti riponevano in lui speranze di un cambiamento radicale, in contrapposizione ai poteri religiosi dominanti. Gesù non si lascia coinvolgere in questa ira iconoclasta e invita a considerare importante ogni dettaglio degli insegnamenti tramandati. Sembra dire che il cambiamento non passa dall’eliminazione ma dall’aggiunta: non basta distruggere per crescere! Occorre partire da ciò che si ha e da lì prospettare scenari nuovi e migliori. Le censure ideologiche non hanno mai portato a qualcosa di buono: nulla è da buttar via della storia che ci precede! Chi ha camminato fino ad oggi con le consuetudini che conosciamo è testimone di un percorso che avrà certamente delle falle ma nella sostanza ha permesso un avanzamento… et et, non aut aut… Buona giornata