«Partì prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci mute di abiti». Certamente vi ricordate il racconto del Libro dei Re che narra la guarigione dalla lebbra di Naaman, il Siro, per mezzo del profeta Eliseo. Ecco: Naaman si presenta dal profeta con una offerta spropositata, come se quanto più grande fosse l’offerta tanto sarebbe stata più grande la possibilità di guarigione! È come se con la ricchezza si potesse comprare la vita… invece, ahimè, a quanto pare, anche i ricchi sono condannati a morire! Eliseo, infatti, non volle nemmeno riceverlo, gli mandò un messaggero, proprio per far capire che la guarigione non era data dalla sua abbondante ricchezza ma solo dalla bontà dell’amore di Dio! Quante volte anche a noi capita di pensare che Dio ci esaudisca in qualche nostro desiderio soltanto perchè compiamo qualche gesto di particolare impegnativisi, come se tutto dipendesse dal nostro fare… mentre Dio ci dona sempre tutto gratuitamente! I miracoli di Dio sono molto, ma molto di più di quelli di cui abbiamo coscienza: tutta la nostra esistenza è un miracolo permanente della sua provvidenza… e senza che noi facciamo la minima mossa! Non siamo meritevoli della salvezza: siamo semplicemente dei graziati! Lasciamoci stupire! Buona giornata