Chi era dichiarato impuro al tempo di Gesù? Chi non poteva partecipare al culto e, quindi, doveva rimanere lontano dalla vita sociale e religiosa ordinaria. Ci potevano essere ragioni legate alle prescrizioni liturgiche, ragioni legate alla tutela della salute pubblica, ragioni politiche… fatto sta che chi non rispettava un determinato canone ideale perdeva la sua condizione di persona libera.
Viene da rabbrividire nell’immaginare un regime del genere. C’è, tuttavia, da prendere coscienza come nel mondo, in tanti contesti religiosamente radicalizzati, sia ancora così: è facilissimo essere marginalizzati e stigmatizzati come non conformi allo standard richiesto dalla società imperante.
Non è che la realtà in cui viviamo sia scevra da una tale condizione: anche dentro le nostre società moderne ci sono degli standard che vanno osservati per essere accettati e riconosciuti! Se qualcuno esce dal cliché del mainstream dominante, basta niente, per essere additati e socialmente cacciati all’angolo.
Al tempo di Gesù c’erano i lebbrosi piagati nel corpo da ferite purulente… oggi ci sono lebbrosi stigmatizzati per il loro pensiero e il loro orientamento… Quante persone da un momento all’altro vengono dichiarate “impure”, inascoltabili, impresentabili!
Per Gesù non c’è nessun impuro! Ogni uomo ha una dignità che gli viene dall’essere persona! Il resto è semplice corollario…