Mi ricordo una gita scolastica con dei ragazzi delle medie ad Orvieto: camminavamo sulla via che ci portava a quel capolavoro che è la facciata del Duomo e, con entusiasmo, preparavo i ragazzi allo stupore e alla meraviglia che i nostri occhi avrebbero contemplato. Fatta l’ultima svolta ecco davanti a noi tutta la bellezza annunciata… alcuni ragazzi di getto esclamarono: “tutto qui?”…
Penso a Pietro, Giacomo e Giovanni che sono saliti sul monte con Gesù e lo hanno visto trasfigurare davanti ai loro occhi: splendido come nessun uomo al mondo! E poi raccontare agli altri con entusiasmo… anche noi oggi, nella seconda lettura, leggiamo le parole illuminate di Pietro… come reagiamo? Che cosa proviamo? Entusiasmo, meraviglia, stupore, gioia… oppure freddezza, indifferenza, tiepidezza…
Alla bellezza occorre essere educati! Quei ragazzi delle medie avevano certamente colto una bellezza ma, nei canoni di lettura del bello che avevano, quella bellezza non rientrava… bello per loro era fare baldoria in pullman! Bello per loro era il cellulare d’ultima generazione! Bello per loro era lo stadio di Roma che saremmo andati a vedere! Anche alla bellezza di Gesù occorre educarci: non stupiamoci se non andiamo subito in estasi! Piuttosto, lasciamoci istruire dalle parole di chi ha visto e ha compreso… sapremo stupirci anche noi!