«Amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici». Mc 12,28b-34. A queste parole pronunciate da uno scriba, Gesù risponde con il riconoscimento della sua assonanza con il pensiero di Dio. Occorre riconoscere che le variabili della vita hanno a che fare con le priorità. In base alle priorità che ci diamo siamo determinate persone o altro. Tutto è buono nella vita: fare famiglia, lavorare, giocare, fare sport, fare volontariato. Ma in base all’ordine che diamo alle cose buone si delinea la nostra fisonomia personale. Anche nella vita di fede è così. Io amo da morire la Messa domenicale, adoro pregare, meditare, fare silenzio. Ma se ci fosse una persona che sta male e ha bisogno di me deve assolutamente venire prima. Gesù, al di sopra di ogni cosa, pone l’amore! Non la preghiera… Eppure, sebbene Gesù occupasse la sua giornata a guarire malati, ad incontrare persone ferite, non tralasciava mai la preghiera. Si alzava di buon mattino oppure si riservava del tempo nella notte: senza preghiera è difficile che si ami sul serio… Prima viene l’amore! Ma la preghiera non può mancare… Buona giornata