“Nessuno fa niente per niente”! “Nemmeno il cane muove la coda per niente”! “Persino il prete senza nulla non canta la Messa”! Sono solo alcuni dei proverbi che mi sono venuti in mente dove la gratuità è totalmente bannata. Si suppone, in sostanza, che dietro ogni azione ci debba essere un tornaconto. In ogni cosa che si fa si deve avere un vantaggio.
Questo è lo stile che va per la maggiore. Generalmente, ad esempio, nella scelta della professione l’elemento più incidente non è la ricaduta di bene ma il guadagno economico. Persino nelle amicizie c’è moltissimo opportunismo: quanti personaggi famosi devono stare vigili per non essere irretiti da approfittatori molesti.
Non stigmatizziamo troppo facilmente questi atteggiamenti giudicandoli altri da noi. Tutti, indistintamente, abbiamo l’istinto alla conservazione. Per questo abbiamo la propensione a metterci al sicuro, a garantirci la vita. Una volta in sicurezza, poi, magari, riusciamo anche ad essere generosi…
La gratuità è di Dio! È Dio che sa perdere la vita senza alcuna pretesa di un ritorno! Dio ha la vita per questo la può dare senza riserve… noi non abbiamo la vita! Se la perdiamo non ce l’abbiamo più… Qui sta il legame necessario con Dio: se riceviamo da Lui la vita siamo certi che non la perderemo mai… e allora possiamo fare il bene senza sperarne nulla!