«Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli». Mt 16,13-19. La liturgia ci propone una festa a ricordo della Cattedra di Pietro. Cosa vuol dire? Gesù ci ha insegnato che quando il Papa parla non lo fa a proprio titolo ma nel nome di Dio. È una cosa straordinaria, quasi incomprensibile. Eppure, credo che tutti noi, in qualche momento, abbiamo detto delle cose che non ci sembravano venire dalla nostra intelligenza… penso a quando un genitore parla al figlio o quando un amico dà suggerimenti per una scelta particolare all’amico… Io, personalmente, moltissime volte, la maggior parte, mi accorgo che quando parlo, i pensieri che riferisco non sono farina del mio sacco. Il Catechismo parla di “grazia di stato”. Cioè: Dio da a ciascuno, in base alla vocazione, la capacità per sostenerla. Se questa cosa capita a noi perchè non dovrebbe accadere anche al Papa? Dobbiamo pregare perchè la sua umanità sia così docile da farsi tramite limpido e disinteressato della volontà di Dio. Anche Pietro sebbene illuminato dallo Spirito è caduto sotto le maglie del maligno… Tuttavia non manchi mai l’ascolto devoto a chi è chiamato al esercitare la guida della Chiesa! Buona giornata