«Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede». Sono sempre più convinto che la fede è imprescindibile ad una vita davvero pacificata. L’esperienza che ogni persona fa è quella del limite, della fragilità, della debolezza. Non c’è uomo che non debba fare i conti con qualche buco esistenziale. Il lavoro degli psicologi è aumentato esponenzialmente: si vorrebbe poter tamponare tutti i deficit creaturali ma non è possibile. Se si riescono a rimarginare delle ferite, immancabilmente se ne aprono delle altre. Non è altro che l’esperienza del morire quotidiano! La morte non è del solo ultimo istante ma di tutti i singoli istanti della vita: occorre fare i conti con questa nostra finitezza! Ho letto proprio in questi giorni di un milionario che vive per vincere la morte: per ora è riuscito a invecchiare solo sette mesi all’anno… probabilmente vorrà riuscire a ridurre ulteriormente l’incidenza del logorio quotidiano… Una lotta che si sa, dovrà fare i conti realisticamente con il decadimento fisico e l’inevitabilità della morte! La fede è l’unico strumento di cui siamo stati dotati per bypassare la morte: siamo oltre la nostra dimensione biologica! In noi vive lo spirito di Dio: è questo spirito che ci fa oltrepassare il buio della fine! La fede vince la paura della morte… credere per provare! Buona giornata