Non angustiatevi, cioè non angosciatevi, non preoccupatevi. Per nulla! Cioè: non ci sono ragioni, nemmeno una, per cui farsi prendere dal panico e andare in ansia. Si può fare una richiesta del genere? È sostenibile secondo voi un pensiero di questo tipo in una società come la nostra?

La verità è che viviamo in una cultura dove tutto è un problema: ci angustiamo se abbiamo un raffreddore, se non abbiamo quella determinata marca del cibo che siamo abituati a consumare, se ci tolgono la luce per un’ora, se il vicino ha un ospite a casa e ha parcheggiato invadendo di qualche centimetro la nostra proprietà… potremmo andare avanti tutto il giorno nell’elenco!

Purtroppo pensiamo davvero che questi siano problemi seri! Se qualcuno osa dirci che queste non sono questioni importanti, apriti cielo… È bene che impariamo a non angustiarci per nulla! A guardare con realismo la nostra vita e ad accogliere gli aspetti belli come quelli brutti, le dolcezze come le asperità: tutto giova!

Ma angustiarsi per la malattia, per il sostentamento della famiglia, per la guerra, per la violenza sugli indifesi, non è lecito? No! Non bisogna angustiarsi per niente! Bisogna semplicemente operare per il bene e avere fiducia assoluta nella sua fecondità! Questo è aver fede…