«Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto». Nella Scrittura troviamo questa rivelazione: prima che venga il Messia è necessario che un profeta predisponga il popolo all’accoglienza, in modo tale da non rendere inaspettato e furtivo il suo arrivo. Ora, Gesù, il Messia, è arrivato e i discepoli si chiedono perchè non si sia visto il profeta che lo doveva annunciare. Gesù chiarisce che il profeta c’è stato e ha parlato con forza e determinazione ma non è stato ascoltato! Il profeta era Giovanni Battista. È sempre così: tutti attendono qualcuno ma sembra non essere mai il tempo giusto e nemmeno la persona giusta! Ognuno ha i suoi parametri di valutazione e non è disposto a metterli in discussione per nessun motivo! Sia Giovanni Battista che Gesù sono due pungoli fastidiosi nella Palestina del tempo, difficile riconoscerli e accoglierli: voleva dire buttare all’aria stili di vita e privilegi vari… Non è molto diverso oggi: il Signore è vivo, passa dentro le nostre vite, suscita pensieri e sollecita percorsi di conversione ma quanto è faticoso accoglierlo! Si preferisce non riconoscerlo, dire che non si vede, che non si riesce a identificare! Tutti abbiamo la possibilità di incontrare il Signore: si tratta solo di accettare di mettersi in discussione! Buona giornata