Il Vangelo è percepito come una cosa impossibile. Per lo più lo si ritiene immaginifico. Bello l’annuncio di un mondo senza male, ma la realtà è che così non è. Non è mai stato e mai sarà. La gran parte delle famiglie che prendono parte all’iniziazione cristiana dei figli ascoltano volentieri l’annuncio del Vangelo ma, alla fine, abdicano considerandolo un miraggio.

Eppure, il Vangelo è storia, è avvenimento. Maria è una donna che ha sperimentato l’irruzione di Dio nella sua vita e ha generato un figlio “impossibile” secondo la logica umana. I santi non sono forse, pure loro, l’impossibile divenuto possibile? È solo tutto un caso?

Le parole dell’angelo Gabriele a Maria sono lo snodo fondamentale per una svolta: “non temere”, non aver paura. Adamo ed Eva, per paura, si nascondevano nel giardino dell’Eden: Dio li cercava ma essi scappavano. Immaginavano un Dio dispotico, cattivo, malvagio. Si sentivano insanabili per quanto avevano fatto…

Maria non ha paura, si fa trovare. Non capisce tutto quello che sta accadendo in lei. Semplicemente dice “avvenga” quello che Dio desidera. Lascia fare a Dio, non pone limiti. Si fida. Si lascia amare. Si scopre custodita dall’amore di Dio fin dalla creazione. Dio ha pensato a Lei… Se ha pensato a Lei, pensa anche a me, a te, a ciascuno…