«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Non mancano mai profeti di sventura che, a fronte di queste parole, fanno consistere la fine del mondo in qualcosa di distruttivo e punitivo. È triste quando queste posizioni sono sostenute da uomini e donne che si dichiarano cattolici… Questo, occorre dirlo, non è il pensiero della Chiesa! Ma soprattutto: non è secondo la logica del Vangelo! La storia non va verso una distruzione ma verso un compimento: Dio non ha abbandonato il mondo al proprio destino senza giocare la carte della sua provvidenza! Allora che cosa significa che non “rimarrà pietra su pietra”? Di ciò che l’uomo ha costruito contro il progetto di Dio non rimarrà nulla! Dio permette all’uomo di agire in maniera contraria alla sua volontà ma non si chiama fuori dall’esercitare la sua opera! Questo vuol dire promuovere il bene e mettere il male fuori gioco… Per fare un esempio banalissimo: l’uomo può costruire case su una roccia friabile ma arriverà il giorno in cui la roccia cederà e le case, inevitabilmente, crolleranno! Non sarà un’azione violenta di Dio contro chi si è opposto al suo disegno ma sarà la rovinosità insita nel male a determinare la distruzione di tutto! I progetti di male hanno il tempo contato! Buona giornata