Parlare di verità, oggi è complicatissimo. Ognuno ha la sua verità. Capita, poi, che la verità diventi quello che i poteri forti riescono a sostenere. Grande successo – così è in ogni epoca – riesce ad ottenerlo il pensiero nuovo che contrasta i capisaldi che hanno avuto particolare successo nelle generazioni precedenti.
Ogni nuova generazione tende ad affermarsi presentandosi come alternativa a quella precedente. C’è una sorte di istinto parricida che non riesce mai ad emanciparsi. Chi ha ragione non è mai possibile capirlo in profondità e, forse, non è possibile: ogni pensiero ha i suoi lati luminosi e e i suoi lati oscuri.
Gesù propone una soluzione a questo moto schiacciasassi. È possibile uscire da una logica di perenne contestazione ponendosi in ascolto della sua Parola. Qui non dice, come in altre occasioni, di essere Lui la verità ma che chi ascolta la sua parola è dalla parte della verità!
Essere persone aperte, non troppo dogmatiche, ma capaci di fiducia nell’altro promuove una ricerca serena della verità! Oserei dire che la verità sta proprio più nel metodo che non nelle conclusioni. La verità, essendo una persona – Cristo -, non è mai circoscrivibile: solo un percorso costante di sequela ne permette un avvicinamento.
La verità c’è! Ma continua ad essere crocifissa…