«Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda». San Paolo parla di tutti questi comportamenti malvagi declinandoli come il passato: in virtù dell’amicizia con Cristo i credenti vivono ormai un nuovo modo di essere. Possiamo dire la stessa cosa di noi? Abbiamo abbandonato una condotta cattiva rivestendoci di una buona? È ovvio che non si può pensare ad un taglio netto in tutto come se d’un tratto si diventasse buoni e bravi. Però, analizzando la vita, ognuno di noi deve avvertire un qualche taglio con il passato… Se il Vangelo non ha operato qualche conversione significa che non c’è stato una autentica pasqua! Un esercizio che ho trovato fecondo nel mio cammino spirituale è stato quello di verificare se gli atteggiamenti fastidiosi e pesanti avvertiti negli altri fossero presenti in me. Il primo atto di fronte al male ricevuto non deve essere la stigmatizzazione o la meraviglia ma l’auto verifica: gli altri sono il nostro specchio migliore! Ciò che ci infastidisce negli altri, generalmente, lo detestiamo proprio perchè ci rappresenta in maniera speculare! Trovo sempre che ho ancora tanto da cambiare perchè il mio uomo vecchio sia finalmente un semplice ricordo… Buona giornata