«I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». A volte può venire il sospetto che il Vangelo chieda di essere sempre schivi, ingenui, perdenti. Se amare significa essere gli ultimi, lasciare il primo posto agli altri, gareggiare nel servire, saper perdere, vuol dire che la postura del credente deve essere piuttosto dimessa e passiva. In realtà non è così! Tutti gli atteggiamenti evangelici devono essere vissuti da protagonisti, con una determinazione e una declinazione della libertà assolutamente responsabile! Chi progetta e compie il male ci mette testa, energia e tempo… lo stesso deve essere per chi progetta e fa il bene! Chi è discepolo di Cristo deve essere fiero della propria scelta e fare di tutto perchè il Vangelo passi e convinca della sua bellezza! Se penso a quanto tempo investono i malavitosi per organizzare i loro crimini e la sciattezza con la quale da cristiani operiamo il bene mi viene da vergognarmi! Quando c’è da pregare, da meditare, da fare catechismo, da prepararsi al matrimonio, da accompagnare i figli ai sacramenti l’esperienza che faccio è quella del disimpegno e del menefreghismo più totali! Quando ci decideremo a dedicare il giusto tempo alla nostra crescita spirituale? Buona giornata