«Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio». Mi capita spessissimo di sentirmi chiedere: “Quanto dura la Messa?”, oppure “Non tenerla troppo lunga!”. A pregare si fa fatica. Soprattutto nel momento in cui è chiesto di pregare assale un senso di noia e di pesantezza che ci deve interrogare. In alcune situazioni, al contrario, la preghiera risulta persino piacevole, se ne esce con una grande leggerezza. Gesù che sta una notte intera in preghiera ci deve far riflettere non poco… era un uomo anche lui! Che cosa lo disponeva ad una resistenza così prolungata nello stato di preghiera? Fuori dubbio, il suo rapporto filiale con Dio! Dio non era per lui un’astrazione: per Lui era il Padre… Gesù non pregava pronunciando parole o formule precostituite ma stava alla presenza di Dio chiedendo e ascoltando. Era consapevole che le risposte che gli venivano dall’alto non erano delle banali suggestioni ma le chiavi di volta che davano solidità e struttura alla sua vita! Se la preghiera è un parlarci addosso dove Dio non è preso in considerazione come un serio interlocutore è chiaro che tutto è tristemente vuoto ed inutile… La preghiera dipende tutta dalla solidità della relazione… Buona giornata