«Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso». Non mi sembra questi gli atteggiamenti che vanno per la maggiore! C’è una rivalità e una competizione in tutti i campi da far paura! Eccellere, primeggiare, fa parte degli insegnamenti base anche da parte dei genitori. A un figlio si chiede di emergere, di puntare in alto, di far valere il proprio valore: sarebbe un messaggio positivo se fosse corredato dall’umiltà… al contrario, pure la boria fa parte del pacchetto che oggi risulta vincente! Più uno esagera nel suo ego e più riceve consenso. È un paradosso ma chi ha più sfrontatezza riesce a sfondare seppure dentro una grande contrarietà: l’appoggio e la stima del gruppo trascina al successo a discapito della collettività. Avverto una prepotenza e una scontrosità generali che fanno davvero paura… D’altra parte, chi percorre la strada del rispetto, della gentilezza, della sobrietà sembra oggettivamente soccombere! È oggettivamente difficile tenere duro in una logica evangelica di pacatezza e di semplicità: l’impressione di essere schiacciati fa scattare l’orgoglio di opporre resistenza usando mezzi mondani… Ci fa bene, allora, coltivare nel cuore e nella mente i sentimenti suggeriti da san Paolo: valgono certamente per la gioia in cielo! Buona giornata