«Comportatevi in maniera degna della vostra vocazione con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito». Ognuno di noi ha una chiamata, svolge una missione. È inevitabile che la realizzazione di questa chiamata passi attraverso la nostra umanità concretissima, fatta di carattere, temperamento, caratteristiche assolutamente originali. Proprio per questo spesso va a cozzare con persone che hanno visioni e intenzioni molto diverse dalle nostre. Uno, magari, nel tentativo vero e generoso di realizzare la propria chiamata pensa di poter andare avanti senza freni nello scopo ma, inevitabilmente, si troverà a fare i conti con tutta una serie di contrapposizioni. Come decidere che cosa fare? Andare avanti imperterriti pur di realizzare la chiamata o fermarsi e attendere la disponibilità di tutte le persone chiamate in causa? San Paolo qui ci da una risposta: la comunione al di sopra di tutto! E per alimentare la comunione non c’è altra via che l’umiltà, la dolcezza e la magnanimità! Il mondo, quando pensa ai suoi obiettivi, ritiene che ogni mezzo vada bene purchè si raggiunga il fine… il Vangelo ci ricorda che i mezzi sono essi stessi parte del fine! Occorre conservare l’unità, sempre! la divisione non è mai da Dio… Buona giornata