«A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: “Allora, chi può essere salvato?”». È la reazione alle parole di Gesù sulla difficoltà estrema dei ricchi ad entrare nel Regno. Fa specie che i discepoli reagiscano così: avevano lasciato tutto, barche, reti, case, esattorie, che cosa possedevano ancora da avvertirsi come ricchi? Beh, mi sembra chiaro che la ricchezza a cui si riferiva Gesù fosse un’altra: quella boria interiore che ci fa sentire tutti come i migliori, i giusti, gli inattaccabili, gli irreprensibili… Sì, chi si sente così ricco non è disposto minimamente a lasciarsi arricchire da altro… è già troppo sazio di sè, non ha bisogno di Dio! Gesù, in questi casi, non può fare nulla! Per questo, nella maggior parte dei casi, l’incontro con Cristo avviene dentro esperienze di dolore e di fallimento… è quando si sperimenta la fragilità e la povertà che si inizia ad aprire il cuore all’accoglienza di Dio! Sono tanti gli incontri che ho avuto con persone nelle quali il ritorno a Dio è stato possibile solo grazie alla prova… Benedetta prova, allora! Abbiamo bisogno di “crepare” – fare delle crepe -, di morire un po’ a noi stessi, perchè esca un po’ del nostro io e possa entrare un po’ di Dio… Buona giornata