«Se  uno ha commesso azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte». Mi è capitato spesse volte di visitare papà e mamme disperati per atti  deplorevoli commessi dai propri figli. Le reazioni che ho registrato vanno sempre in due direzioni: la prima nella direzione del sospetto. Impossibile che un loro figlio possa arrivare a tanto: c’è per forza stato un equivoco… La seconda direzione è quella dell’analisi critica circa il proprio lavoro educativo: “colpa nostra!”… È evidente che l’interazione tra genitori e figli genera sempre qualche interferenza negativa: un padre e una madre non sono perfetti, qualche fragilità sicuramente la trasmettono… Tuttavia è necessario che si riconosca con nitidezza la responsabilità di ciascuno rispetto alle proprie scelte! Non si può pensare che la colpa di un padre ricada sul figlio e nemmeno viceversa: tutti dobbiamo rispondere delle nostre azioni! È un dolore lancinante per un genitore vedere il figlio implicato in qualche malaffare ma ognuno paga il pegno delle proprie azioni… Nel Libro di Ezechiele leggiamo il paradosso per cui l’abominio è causa di morte! Il male fa morire chi lo fa! Un papà e una mamma non vorrebbero mai che avvenisse ma solo così il percorso della libertà è rispettato e tutelato! …è può spingere alla conversione! Buona giornata