«Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene». Credo capiti spesso a tanti: nel preparare il pranzo ad amici non ci si limita mai a dare il cibo sufficiente per il sostentamento! Al contrario, si fa di tutto per dare di più e in abbondanza… tant’è che gli avanzi sono sufficienti a mangiare in famiglia almeno per una settimana! Il bene e l’affetto non hanno mai a che fare con il minimo ma con il massimo: l’abbondanza e l’eccesso sono l’espressione più evidente della cura verso l’amico. Nella moltiplicazione dei pani e dei pesci è evidente che l’intenzione di Gesù non è quella di sopperire semplicemente alla fame materiale della folla ma quella di mostrare loro il suo bene e la sua amicizia al di là di ogni equivoco! Il disavanzo del cibo è espressione del di più che caratterizza la missione del Figlio di Dio! Questo gesto di Gesù deve sempre più diventare l’emblema dell’azione pastorale della Chiesa: compito della chiesa non è fare delle mense per sopperire ai bisogni materiali degli uomini… troppo poco! Compito della chiesa è dare il sovrappiù, dare l’amore, l’attenzione, la considerazione! Sfamare i bisogni primari non richiede amore: è questione di giustizia! Si tratta di amare di più… semplicemente questo! Buona giornata