Noi che crediamo che la fede sia un impegno… noi che crediamo che la fede sia un compito da svolgere… noi che crediamo che la fede sia un’insieme di opere da realizzare… noi che  crediamo che la fede sia un piegarsi a dei comandi… noi che crediamo la fede sia essere un sempre bravi… lasciamoci raggiungere dalla Parola: «riposatevi un po’»!

Quanto è diverso l’insegnamento di Gesù rispetto a tutte le nostre considerazioni dotte sul comportamento del vero cristiano! Nei confronti dei suoi discepoli Gesù ha una sola preoccupazione: preservarli dalla smania del fare, dell’essere, del dimostrare, del realizzare cose! Ripete ancora oggi: «riposatevi un po’».

È bello che questo Vangelo cada proprio nel periodo dell’anno dove di solito tutti ci fermiamo dall’attività ordinaria e ci concediamo un po’ di vacanza. Ma stiamo attenti a non cadere nell’equivoco: il riposo non è la semplice concessione di un breve periodo di tempo per poi riprendere più alacremente le attività!

Niente affatto! Il riposare è l’obiettivo principale del tempo! Gesù vuole che l’uomo entri nel riposo di Dio, ossia riconosca che il suo fare si coniuga con l’inutile! Comprendere che la vita vale in se stessa, non tanto per quello che mette in piedi! Quanto affanno c’è ancora nella nostra quotidianità… «Riposatevi un po’»!