Il Vangelo non è una teoria, una filosofia, un pensiero. Il Vangelo è una vita, un’esperienza, un avvenimento. I discepoli che Gesù invia per la missione non sono degli esperti che hanno imparato la lezione ed ora possono spiegare la verità con una parola erudita e inconfutabile.

I discepoli sono, al contrario, delle persone che vivendo nella logica dell’amore, annunciano il Vangelo con la loro vita. Il principio fondante della missione è la comunione. Il mondo non attende persone che spiegano esattamente che cosa sia l’amore ma persone che mostrano la gioia di vivere nell’amore.

I libri scritti da teologi e biblisti non si contano, ne sono piene le bibliotece. Se la fede dipendesse dall’approfondimento teologico del Vangelo mai come oggi la fede dovrebbe fiorire e portare frutto. Al contrario, la fede è in profonda crisi: san Paolo VI lo aveva stigmatizzato in maniera chiara: “il mondo non ha bisogno di maestri ma di testimoni”.

Ecco perchè Gesù manda i discepoli a due a due: è la loro unità, la loro fraternità, il loro amore ad annunciare il Vangelo! Non sono le parole dell’uno o dell’altro ma la carità che praticano! Il Vangelo non passerà in forza della nostra preparazione teologica ma in forza dell’amore che ci sarà tra noi!