«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi». Detesto con tutto me stesso il vittimismo! Mi infastidisce sia quando si manifesta in me e sia quando si manifesta negli altri! Sì, perchè tutti amiamo fare un po’ le vittime, quelli che sono perseguitati, odiati, non capiti… sono sempre gli altri i cattive e noi i bravi! Dobbiamo ammettere che ci piace molto quando siamo lupi e meno quando siamo pecore: la condizione di chi è debole non ci aggrada per nulla! Eppure Gesù ha mandato i suoi discepoli nel mondo come pecore: è la condizione propria del battezzato, di chi si è spogliato dell’uomo vecchio per vivere da uomo nuovo! Ma quanto è necessario combattere con la nostra natura che Hobbes definiva come “homo hominis lupus”! Nel Vangelo troviamo i due fratelli, Giacomo e Giovanni, chiamati Boanerghes – figli del tuono – che vorrebbero far sterminare i samaritani… troviamo Pietro che sfodera la spada e taglia l’orecchio ad un servo di Caifa… L’istinto non è quello della resa ma sempre quello della lotta per l’affermazione di sè! Allora Gesù ci ridice: ti mando come pecora perchè io come “pecora sono stato condotto al macello e non ho opposto resistenza”… Chi sono i lupi? Noi o gli altri? Buona giornata