«E poiché hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta. Il loro grano sarà senza spiga, se germoglia non darà farina». Di fronte al propagarsi del male o, perlomeno, a ciò che ognuno di noi ritiene male a partire dalle proprie convinzioni, l’istinto è quello della lotta e della contrapposizione. Il desiderio è quello di imporre la propria visione estirpando con la forza il fronte ritenuto opposto. Questo atteggiamento non fa che acuire la contrapposizione e creare assurde polarizzazioni, rende incapaci al dialogo e il riconoscimento delle istanze buone presenti nelle visioni differenti. Nell’ambito della riflessione mai si deve abbassare l’asticella dell’ideale affinchè la spinta al bene non scada nella mediocrità, poi, però nella sfera della prassi occorre scendere a compromessi per non acutizzare le distanze e creare inutili conflitti. Sembra una sconfitta ma la fiducia è bene che sia riposta non tanto nel nostro conquistare un obiettivo specifico ma nella reale potenzialità del bene! Se passa una prassi che non è buona, inevitabilmente, arriverà ad un punto dove se ne riconoscerà l’inadeguatezza. Il male, nell’immediato, ha la forza di imporsi sul bene, vince la battaglia, ma alla lunga, il bene prende il sopravvento e vince la guerra! Perchè? Perchè il male viene dal maligno e il bene da Dio: l’amore è più forte della morte! Buona giornata