«È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti». Come non comprendere questo stato d’animo! Quante volte ci viene da pensare che le nostre preghiere, la nostra fede in genere, sia totalmente inutile ed evanescente… Molte persone che hanno lasciato la pratica portano questa motivazione: la fede non offre alcun vantaggio alla vita… si può essere brave persone anche senza pregare! Anche i discepoli ad un certo punto chiedono a Gesù che la loro sequela produca davvero una qualche resa: “noi che ti abbiamo seguito che vantaggio ne avremo?”… Umanamente si esige che ogni atto compiuto abbia una finalità precisa ed un guadagno certo! Il fatto è che il rapporto con Dio non deve essere impostato in una logica di scambio! Dio non è l’erogatore di benefici in forza di una amicizia interessata… Dio è padre! Con Dio si intrattiene una relazione di comunione, di intimità, di famiglia… lo scopo non è speculativo! Se noi vivessimo tutti i rapporti con questo criterio saremmo tutti degli opportunisti e, insieme, vittime di opportunismo! Le relazioni si coltivano gratuitamente! Poi, generalmente, l’amicizia diventa anche vantaggio, alleanza, sinergia… ma non deve essere lo scopo! Che rapporto abbiamo con Dio? Ci attendiamo dei vantaggi? Forse c’è qualcosa da rivedere… Buona giornata