È una lotta continua quella che siamo chiamati a combattere, ogni giorno, per rimanere saldi nella fede. È incredibile come sia facile passare velocemente dal pensare secondo Dio al pensare secondo l’uomo: l’esempio di Pietro è lampante! Passa dall’essere illuminato dallo Spirito del Padre all’essere sotto il dominio del satana… Così è il cuore dell’uomo, crogiuolo di pensieri e decisioni complessi!
Da una parte c’è lo spirito e dall’altra c’è la carne… dovrebbero essere unite, compenetrate l’una dall’altra, ma il peccato d’origine ha procurato una ferita tale da provocare una scissione permanente che, solo la Grazia dello Spirito, può sanare! Occorre rinnegare se stessi, il proprio io ipertrofico, e fare spazio al Vangelo: solo così la carne, irrorata dal Verbo, diventa veicolo di bene e non di male!
Sono due le dimensioni che sorreggono una vita secondo Dio: anzitutto l’unione con Gesù! Dobbiamo lasciargli spazio, lasciando ripulire costantemente il nostro pensiero dal suo… la nostra vita deve diventare la sua vita! Questa prima operazione è totalmente passiva: è Dio che fa! Poi, c’è una seconda dimensione che mette in gioco il nostro impegno: la lotta contro gli appetiti delle passioni! Mortificare le istanze del nostro io rimarrà la lotta permanente che ci accompagnerà fino all’ultimo respiro…